Aprile 2021 – Il settore della moda in Italia è consapevole delle grandi sfide legate ai cambiamenti climatici, ora è il momento di fare di più e più in fretta. È quanto emerge dal report “Climate changed. Time to act. Italian fashion industry on the path towards a sustainable future”, la prima pubblicazione prodotta da Carbonsink interamente dedicata all’industria italiana della moda e del lusso.
Lo studio parte dallo screening di circa 150 aziende e si concentra su un campione selezionato che rappresenta circa 90 marchi produttori di moda italiana. Attraverso la raccolta e la valutazione di informazioni pubblicamente disponibili, Carbonsink ha esaminato gli impegni e le azioni delle aziende campione nella lotta ai cambiamenti climatici, con lo scopo di migliorare la comprensione di come il settore sta affrontando le sfide poste dalla transizione climatica.
“Oltre il 90% del campione analizzato considera i cambiamenti climatici rilevanti per il proprio business e misura le emissioni di gas a effetto serra a livello di azienda”, ha commentato Andrea Maggiani, Founder & Managing Director di Carbonsink, nell’intervista in anteprima a Vogue Italia. “Dall’altra, rimangono aree d’azione cruciali in cui c’è ancora molta strada da fare. Per esempio, negli ambiti di risk management e obiettivi di riduzione sfidanti”.
Il report fornisce analisi e indicazioni su come il settore può contribuire ad affrontare le sfide del climate change. Un consiglio su tutti? “Essere ambiziosi e basarsi sulle best practice”, ha spiegato Alessandra Soresina, Wildlife Biologist e REDD+ Expert, Carbonsink, nell’intervista.