Aprile 2022 – Il riscaldamento globale aumenta la disuguaglianza, ma le soluzioni che mettiamo in campo per affrontarlo non devono. Questo significa sostenere una transizione giusta verso un mondo a basse emissioni di carbonio per tutti – specialmente per le comunità più povere ed emarginate che sono le più vulnerabili ai cambiamenti climatici.
Cos’è la giustizia climatica? È l’idea di un approccio giusto all’azione per il clima e una transizione equa e inclusiva verso una società a emissioni nette zero. Ad esempio, i cambiamenti climatici causano la siccità, che a sua volta aggrava ulteriormente l’accesso limitato ad una risorsa idrica potabile da parte delle popolazioni più povere. È un concetto ampiamente utilizzato da ONG, ricercatori per affrontare le ingiustizie sociali legate al clima.
Ma le aziende hanno preso nota? Mentre molte cominciano a riconoscere l’impatto negativo che hanno sul clima, troppo poche collegano questo impatto ai problemi sociali che causano – dall’accesso all’acqua pulita e al cibo, ai mezzi di sussistenza sostenibili e all’istruzione.
In occasione della Giornata della Terra, vogliamo sottolineare ciò che le imprese responsabili dovrebbero tenere a mente, per garantire una giustizia climatica per tutti.
Dobbiamo difendere le voci locali dei nostri ecosistemi
Gli effetti del riscaldamento globale hanno avuto un impatto sproporzionato sui meno privilegiati nei paesi in via di sviluppo, come le comunità indigene, che tendono a seguire stili di vita a basse emissioni di carbonio e che storicamente hanno fatto di meno per alimentare il fuoco della crisi climatica. Pur sopportando eventi climatici estremi, come inondazioni e incendi, le popolazioni indigene e le comunità locali (IPLC) attualmente proteggono e nutrono l’80% della diversità biologica del pianeta, e sono attori chiave nella protezione delle risorse naturali della nostra Terra. Per raggiungere una transizione climatica equa e inclusiva, è fondamentale che le voci delle comunità che difendono gli ecosistemi del nostro pianeta siano ascoltate.
Per esempio, la foresta boreale canadese è conosciuta come un importante deposito di carbonio, con un suolo ricco di carbonio che assorbe almeno il 12% delle emissioni terrestri di carbonio del mondo. È stata la casa delle comunità delle Prime Nazioni per secoli, che utilizzavano le risorse della foresta nelle loro tradizioni e nella vita quotidiana per cibo, vestiti e medicine. Mentre i popoli indigeni come le Prime Nazioni sanno da tempo immemorabile come proteggere le loro foreste, l’emarginazione ha ridotto le risorse a loro disposizione per difendersi da minacce come l’estrazione mineraria, l’invasione agricola o l’aumento degli sforzi industriali per abbattere questi alberi, distruggendo il sostentamento di queste comunità.
In molti luoghi del mondo, gli oleodotti minacciano ecosistemi fragili e terre indigene a causa di una regolamentazione ambientale lassista, violando i diritti umani e ponendo rischi significativi per la salute. Una perdita di petrolio e per le comunità indigene significare rovinare le loro terre e acque per decenni. Lo sviluppo delle piattaforme petrolifere, degli oleodotti e delle fabbriche che bruciano combustibili fossili intacca lo scarso budget di carbonio che il mondo ha a disposizione per raggiungere gli obiettivi climatici globali, ma sottopone anche le comunità emarginate a una scarsa qualità dell’aria, acqua contaminata, terre inquinate e siti culturali danneggiati. Il movimento per la giustizia climatica mira a rettificare queste ingiustizie dando alle persone sottorappresentate voce in capitolo su ciò che viene implementato nelle loro comunità.
Un modo in cui le aziende ambiziose possono agire oggi è affrontare la deforestazione e la perdita di biodiversità nelle proprie value chain, e investire in progetti credibili di protezione delle foreste che permettano alle comunità locali di proteggere le loro foreste da pratiche distruttive di uso del suolo.
Le soluzioni climatiche inclusive possono sostenere la giustizia climatica
A South Pole, i Regional Team lavorano a stretto contatto con le comunità locali per sviluppare e implementare progetti che offrono una vasta gamma di benefici misurabili, allineati agli SDGs delle Nazioni Unite. La collaborazione è la chiave del successo dei progetti di azione per il clima, con le comunità incoraggiate a prendere iniziativa nello sviluppo di soluzioni: dalla protezione delle foreste alla creazione di pratiche agricole rigenerative su terreni degradati.
Non vinceremo se non vinciamo tutti
I cambiamenti climatici sono una questione sfaccettata che richiede soluzioni sfaccettate. È profondamente radicato nell’intersezionalità e dobbiamo pensare al di là dei nostri obiettivi di riduzione e net zero per aiutare il nostro pianeta e proteggere tutte le persone, non solo i più ricchi.
La vera leadership è riconoscere che le transizioni sono impegnative – e non possiamo lasciare nessuno indietro. Al di là della definizione degli obiettivi climatici e del raggiungimento degli SDGs, le aziende devono riconoscere la connessione tra le loro strategie climatiche e la giustizia sociale in generale per massimizzare l’impatto positivo delle loro azioni.
Dal 2022 Carbonsink fa parte del Gruppo South Pole: insieme più forti e uniti nell’azione per il clima.
From ambition to action: start your climate journey today.
FONTE South Pole
Versione originale dell’articolo