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Un’azienda su quattro tace sugli obiettivi climatici basati sulla scienza

Il nuovo rapporto Net Zero and Beyond di South Pole ha rilevato che un numero crescente di aziende attente al clima supporta i propri impegni net-zero con obiettivi climatici solidi basati sulla scienza ma, sorprendentemente, una su quattro non intende parlarne.

Ciò rende più difficile la valutazione degli obiettivi climatici aziendali e limita la condivisione delle conoscenze sulla decarbonizzazione, portando potenzialmente alla definizione di obiettivi meno ambiziosi e alla perdita di opportunità di collaborazione tra settori industriali.

Il rapporto Net Zero and Beyond di South Pole ha rilevato che:

– Un’azienda su quattro tra quelle intervistate ha fissato obiettivi di riduzione delle emissioni basati su dati scientifici, ma non intende renderli pubblici.

– Mentre il greenwashing aziendale è stato ampiamente denunciato, questo studio rivela un’altra pratica emergente tra le aziende: il “green-hushing” – il silenzio climatico.

– La pressione dei consumatori e la leadership del marchio rimangono i due principali fattori che spingono le aziende a fissare un obiettivo net-zero, ma i risultati suggeriscono che la definizione degli obiettivi potrebbe diventare una strategia reputazionale essenziale, e non eccezionale, per le aziende.

– Ciononostante, nell’ultimo anno tre quarti di tutte le aziende intervistate hanno aumentato i loro budget per l’azzeramento delle emissioni e anche la maggioranza di quelle che non sono sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi di azzeramento delle emissioni sta ampliando i propri team di sostenibilità.

 

Londra, Regno Unito – 18 ottobre 2022. Un nuovo studio di South Pole, leader mondiale nello sviluppo di progetti e soluzioni per il clima, ha rilevato che un’azienda su quattro tra quelle intervistate non rende pubblici i suoi obiettivi climatici basati su dati scientifici.

Il rapporto annuale di South Pole Net Zero and Beyond: A Deep-dive on Climate Leaders and What’s Driving Them, pubblicato oggi, ha intervistato i responsabili della sostenibilità di oltre 1.200 grandi aziende con obiettivi net-zero in 12 Paesi e settori diversi. Oltre agli obiettivi net-zero, quasi tutte hanno fissato obiettivi di riduzione delle emissioni basati su dati scientifici o prevedono di farlo entro il prossimo anno. Le organizzazioni analizzate possono fungere da indicatore di come alcune delle aziende sul mercato più attente al clima stiano progredendo (o meno) nel loro percorso di azzeramento delle emissioni.

South Pole ha sempre riscontrato che le aziende sono spinte a fissare obiettivi net-zero principalmente dalla domanda dei consumatori legata a beni e servizi a basse emissioni di carbonio, oltre che dall’opportunità di dimostrare la leadership del proprio marchio. Tuttavia, il rapporto di quest’anno rivela che, sebbene per questi motivi alcune aziende stiano fissando obiettivi net-zero basati su dati scientifici, una parte significativa di esse non li pubblica.

L’anno scorso, in vista della COP26, centinaia di aziende in tutto il mondo hanno fissato obiettivi net-zero e li hanno pubblicati con campagne di alto profilo. Da allora l’ambizione delle aziende non è diminuita, e i dati di South Pole confermano che le aziende continuano a fissare obiettivi net-zero di pari passo con l’aumento dei budget messi a disposizione per realizzarli. Tuttavia, solo un anno dopo, in vista della COP27, questa crescente resistenza a rendere pubblici gli obiettivi climatici allineati alla scienza solleva domande sul perché alcune aziende non vogliono renderli noti.

Vediamo che le aziende orientate alla sostenibilità supportano sempre più i loro obiettivi con tappe di riduzione delle emissioni basate sulla scienza, il che è assolutamente l’approccio giusto. Ma se oggi un quarto di esse non fornisce dettagli su ciò che rende credibile il proprio obiettivo, è possibile che si stia diffondendo un silenzio climatico aziendale? La velocità con cui stiamo superando i limiti del pianeta è impressionante. Oggi più che mai abbiamo bisogno che le aziende che stanno facendo progressi in materia di sostenibilità ispirino i loro colleghi a iniziare. Ciò è impossibile se i progressi avvengono in silenzio“, afferma Renat Heuberger, CEO di South Pole.

Parlare onestamente delle sfide da affrontare per raggiungere il net-zero è essenziale, poiché il greenwashing persiste e le controversie sono in aumento. Il giornalismo investigativo, denunciando le dichiarazioni false, aiuta a mantenere alta l’ambizione climatica delle aziende. Allo stesso tempo, il controllo dei media, le critiche delle ONG e la minaccia di azioni legali potrebbero dissuadere le aziende che stanno fissando volontariamente degli obiettivi dall’essere più aperte, come è emerso dal Rapporto Net Zero 2022 di South Pole.

L’azione aziendale per il clima è un ingrediente necessario e gradito per rallentare la crisi climatica. Se un maggior numero di aziende si mette in prima linea parlando apertamente dei propri obiettivi, ciò spronerà le molte altre che devono ancora fissare obiettivi aziendali – possibilmente allineati con la scienza“, afferma Renée Morin, Chief Sustainability Officer di eBay.

Ciononostante, il rapporto di South Pole rivela che le aziende intervistate, pur rinunciando a comunicare i propri obiettivi, stanno andando avanti nella loro realizzazione. Tre quarti delle aziende intervistate hanno aumentato i loro budget per il net-zero da dicembre 2021. Inoltre, molte di esse stanno aumentando le proprie capacità interne assumendo nuovo personale e aggiornando i propri team di sostenibilità piuttosto che ricorrere a consulenti esterni.

È importante notare che un’azienda su tre, tra quelle intervistate, ha dichiarato che il raggiungimento dei propri obiettivi si sta rivelando “più difficile” del previsto, mentre quelle che ammettono di non essere “in carreggiata” prevedono di intensificare gli sforzi “in modo significativo” quest’anno.

Anche tra i grandi emettitori autodefiniti – il 76% dei quali aveva obiettivi net-zero allineati alla scienza – quasi un quarto ha deciso di non pubblicare i propri traguardi al di là di quanto prescritto. Se la comunicazione delle prestazioni climatiche è messa a tacere anche tra gli emettitori pesanti più proattivi, quelli che hanno i riflettori dei media e delle normative puntati addosso, come si potrà mai incentivare un’accelerazione in questo senso tra i grandi inquinatori non quotati?

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Nota per i redattori

Il termine “obiettivo basato sulla scienza” utilizzato in questo comunicato si riferisce ad auto-dichiarazioni delle aziende e non esclusivamente agli obiettivi basati sulla scienza che sono stati convalidati dall’iniziativa Science Based Targets (SBTi). Una condizione necessaria per la definizione di obiettivi basati sulla scienza, secondo l’SBTi, è l’elenco pubblico degli obiettivi basati sulla scienza su sciencebasedtargets.org, insieme alla divulgazione annuale delle emissioni e dei progressi compiuti. Ciò è diverso dal rendere ampiamente pubblici gli obiettivi, il che significa che un quarto delle aziende intervistate non comunica in modo proattivo i propri obiettivi e progressi agli stakeholder.

Informazioni su South Pole

South Pole, un’impresa sociale riconosciuta dalla Schwab Foundation del World Economic Forum, è oggi il principale fornitore di soluzioni climatiche e sviluppatore di progetti di carbonio al mondo. Dalla sua creazione nel 2006, ha sviluppato quasi 1.000 progetti in oltre 50 Paesi per ridurre oltre un gigatone di emissioni di CO2 e fornire benefici sociali alle comunità meno privilegiate, particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici. I progetti spaziano dall’agricoltura sostenibile alla conservazione delle foreste, dalla gestione dei rifiuti all’efficienza energetica e alle energie rinnovabili decentralizzate. South Pole fornisce inoltre consulenza a migliaia di aziende leader nel loro percorso di sostenibilità per il raggiungimento di emissioni nette pari a zero. Con la sua piattaforma globale di soluzioni per il clima, South Pole sviluppa e implementa strategie complete che trasformano l’azione per il clima in opportunità commerciali a lungo termine per aziende, governi e organizzazioni di tutto il mondo.

South Pole si impegna a diventare una B Corp a livello globale in tutte le sue entità locali, basandosi sul suo elevato punteggio B Corp e sulla certificazione B Corp esistente in Germania, Australia e Stati Uniti.

Per maggiori informazioni, visitate il sito www.southpole.com o seguiteci su LinkedIn, Twitter, Facebook e Instagram.

 

La versione originale del comunicato stampa è disponibile QUI