Maggio 2022 – Ad aprile BlackRock ha fatto di nuovo notizia annunciando che entro il 2030 almeno tre quarti dei suoi investimenti saranno legati solamente ad emittenti che possiedono un obiettivo di riduzione delle emissioni nette in linea con la scienza. Attualmente la cifra di questo tipo di investimenti effettuati da BlackRock ammonta a circa un quarto.
Nella dichiarazione riportata da Reuters e Bloomberg, il grande asset manager ha affermato che “prevediamo che entro il 2030, almeno il 75% degli asset societari e sovrani di BlackRock gestiti per conto dei clienti sarà investito in emittenti con obiettivi basati sulla scienza o equivalenti“.
La definizione di un obiettivo per il 2030 è un requisito fondamentale per i membri della Net Zero Asset Managers Initiative, una rete di gestori di patrimoni che mira a raggiungere le emissioni nette zero nei loro patrimoni e a cui BlackRock ha aderito nel marzo 2021. I membri dell’iniziativa si impegnano a sostenere investimenti allineati alle emissioni nette zero entro il 2050 o prima, in linea con gli sforzi globali per limitare il riscaldamento a 1,5 °C. Ciò significa, ad esempio, fissare obiettivi per il 2030 coerenti con uno scenario di 1,5°C, tenere conto delle emissioni Scope 1 e 2 del portafoglio e dei materiali Scope 3 (per quanto possibile) e divulgare i rischi climatici in linea con il quadro della Task Force on Climate-Related Financial Disclosures (TCFD).
Attualmente 236 gestori patrimoniali con un patrimonio di 57,5 trilioni di dollari hanno aderito all’impegno della Net Zero Asset Managers Initiative. Un’altra coalizione, denominata Glasgow Financial Alliance for Net Zero (GFANZ), è stata lanciata nell’aprile 2021 per fornire un forum per accelerare la transizione verso un’economia globale a zero emissioni. I membri della GFANZ rappresentano attualmente oltre 130.000 miliardi di dollari di asset in gestione e consulenza.
Secondo le ultime analisi, oltre il 90% del PIL globale è attualmente coperto da un qualche tipo di obiettivo di azzeramento netto, ma esistono ampie variazioni nei criteri utilizzati per la definizione e il monitoraggio di questi obiettivi. Possono differire in termini di fonti di emissioni incluse, profondità e velocità di riduzione delle emissioni e tempistica dell’obiettivo. Tuttavia, la solidità e l’integrità stanno evolvendo in linea con la diffusione di quadri di riferimento basati sulla scienza, come quelli sviluppati dall’iniziativa Science Based Targets (SBTi).
A livello globale, il numero di aziende che si sono impegnate o che hanno un obiettivo di riduzione delle emissioni convalidato dalla SBTi è cresciuto da circa 30 nel 2015 a oltre 2700 nel 2022. E la tendenza si sta rafforzando. Secondo la nostra analisi, le aziende italiane che si sono impegnate e hanno fissato degli SBT sono ora più di 50 e la crescita degli ultimi due anni ha superato le tendenze a livello globale.
Nel 2022 e nei prossimi anni, l’attenzione al rischio climatico, così come all’integrità e alla responsabilità degli impegni climatici, continuerà a crescere. Nel settore privato sono in corso importanti iniziative, come la proposta di divulgazione sul clima da parte della Securities and Exchange Commission statunitense, la formazione dell’International Sustainability Standards Board (ISSB) e la direttiva europea sul reporting di sostenibilità aziendale. I piani nazionali per il clima saranno esaminati nel corso di quest’anno nell’ambito del primo processo di valutazione globale in corso dopo la conferenza sul clima COP26 tenutasi a Glasgow lo scorso novembre.
La transizione verso un’economia a emissioni nette zero offre opportunità, e non solo rischi, per il settore finanziario, che è riconosciuto come una forza potente per guidare l’economia globale verso un percorso più sostenibile e resiliente. L’SBTi sta sviluppando uno Standard Net-Zero per le istituzioni finanziarie, che dovrebbe essere lanciato all’inizio del 2023. Lo Standard incorpora le più recenti metodologie e scienze climatiche per fornire criteri coerenti e basi scientifiche di cui banche, proprietari di asset, gestori di asset e altri operatori finanziari hanno bisogno per trasformare gli impegni a zero netto in obiettivi e azioni concrete.
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Newsletter Aprile 2022 – Sustainable Finance Partnership – Borsa Italiana